La trapunta patchwork

L’amore non ha età, ed io avrò avuto tredici anni quando per la prima volta vidi una trapunta patchwork, da lì i miei occhi ne sono rimasti incantati e il mio cuore si è sentito protetto e al sicuro

Con una trapunta patchwork è come essere coccolati e abbracciati da un ricordo…è come essere accarezzarti da una mamma o da una nonna.

Una trapunta è un lavoro fatto con tanta passione, ed è incredibile come qualcosa che ci colpisca ci faccia provare sensazioni ed emozioni così forti.

Mi sono innamorata della storia della trapunta anche guardando da ragazzina “Gli anni dei ricordi“, bellissimo film con protagonista Winona Rider

Il film narra la vita di cinque donne con vite e passioni incredibili, raccontate sedute ad un tavolo mentre ricamano una trapunta

E voi vi siete mai innamorati di una trapunta patchwork realizzata interamente a mano?

L’avete mai vista?

Il termine patchwork deriva dall’inglese patch che vuol dire pezza e da work che vuol dire lavoro.

L’arte del patchwork è l’arte di cucire insieme piccoli pezzi di tessuti dalle fantasie belle e colorate, ma anche tanto diverse tra loro…

È una storia molto affascinante quella della trapunta patchwork, una storia che unisce tutto il mondo, una storia di arte e di artiste, in un’arte che unisce passione, dedizione, ricerca e originalità.

Le trapunta americana nasce da riunioni chiamate le “quilting bee“…

Le vicine di casa, amiche e non solo, si riunivano per passare il tempo insieme in modo creativo, qui ogni donna aveva la possibilità di scambiare i propri disegni o le tecniche con le sue compagne, il confronto era ed è tutt’oggi fondamentale.

Ma era soprattutto un modo per stare insieme, creando arte.

Infatti queste riunioni iniziate in principio durante i lunghi inverni, diedero modo alle donne (e non solo) di stare insieme, per creare un qualcosa su cui lavorare tutte insieme in modo appassionato e creativo.

Le donne lavoravano con materiali esistenti in casa, materiali dal principio poveri, le stoffe infatti erano ritagli, rimanenze…

Erano riunioni in cui, tramite questa tecnica, c’era soprattutto un gran bisogno di raccontarsi, diventando così un passatempo rilassante e molto ricercato.

 

Ognuno creava una propria tecnica in base ai propri gusti, tecnica che poi negli anni a venire sarebbe stata personalizzata con materiali e stoffe di pregio.

Grazie a queste riunioni nacquero tra i motivi più tradizionali e famosi, anche il motivo la “Rosa di Sharon”, che è un motivo usato per le trapunte nuziali, ed erano trapunte realizzate con le stoffe più belle.
L’usanza del corredo era molto sentita, infatti già dalla nascita le madri iniziavano a confezionare le trapunte per le proprie figlie.

Le giovani ragazze a quei tempi iniziavano molto presto ad aiutare nei lavori di casa, e già ad otto, nove anni, erano abili con ago e filo…

Le trapunte molto spesso erano racconti con scene benaugurali, oltre che collage realizzati in totale fantasia.

In America tutt’oggi c’è ancora la nonna materna che prepara per la nipote questa importante coperta, ricca di significato, si perché queste trapunte a volte rappresentano veri e propri racconti.

Era tradizione che l’ultima trapunta del corredo venisse lasciata incompleta sino alla festa di fidanzamento, dove poi ogni partecipante, sia uomo che donna, avrebbe dovuto cucire un pezzo per completarla.

Ma in principio le trapunte non erano realizzate solo a casa, infatti le donne spesso facevano patchwork anche durante i lunghi viaggi in carovana o nelle pause dei lavori nei campi, dove le piccole dimensioni delle stoffe erano comode da portare appresso per poterle lavorare.

Le donne (e spesso anche gli uomini) si dedicavano a questa attività, per passione, ma anche per necessità pratiche, quando per ristrettezze economiche non si buttava via nulla…e con quei piccoli pezzi di stoffa, si potevano a volte anche ricavare nuovi abiti da indossare.

Nonostante non avessero a disposizione il metro, per disegnare utilizzavano lo spago, creando così triangoli, rombi, rettangoli, cerchi ed esagoni.

Dalle riunioni nascevano sempre nuove combinazioni di colori, disegni, forme e accostamenti.

Per ogni cultura diversa, per ogni abitudine e per ogni ambiente, vennero assegnati nomi diversi di patchwork.

Ognuno aveva la sua storia da raccontare.

Oggi la trapunta può essere realizzata sia a mano che a macchina, a seconda dei motivi e delle preferenze personali…

Oggi l’arte del patchwork vive una nuova brillante rinascita, la sua è una visione molto più moderna e ricca, non è più una coperta indispensabile, realizzata con stoffe di recupero per evitare uno spreco di materiale, ma è diventata un vero e proprio oggetto d’arte e sempre più spesso le trapunte diventano quadri da sfoggiare in abitazioni lussuose e ricarcate.

 

Ed è così che oggi la trapunta esce dallo spazio ristretto della camera da letto, per diventare elemento decorativo e ornamentale.

Tanti  uomini da tempo si dedicano a quest’arte meravigliosa, e tra questi voglio farvi conoscere il grande maestro Kaffe Fassett, stilista e artista statunitense noto per l’uso sapientemente magistrale del colore nelle arti decorative tessili del ricamo, del patchwork, della maglieria, della pittura e della ceramica, un genio del colore.

Famosa anche la sua collaborazione con Missoni.

Essendo fortemente interessato al colore e al design, kaffe Fassett ha lavorato estensivamente a varie forme di arti tessili.

Le sue stampe su tessuto sono in gran parte commercializzate per il mercato del patchwork.

Un designer di stoffe e progettista di lavori a maglia.

Davvero un grande artista…❤

 

 

 

 

❤In questo articolo sono presenti video  you tube, attori, film e artisti citati, immagini pinterest.

 

4 Comments
  1. Marianna 4 anni ago
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    Troppo bello questo blog, faccio i grandi complimenti a Dea è un piacere leggerti.

    • dea 4 anni ago
      Reply

      Grazie Maria tanto piacere di conoscerti e benvenuta…❤

  2. Giada Pacifico 4 anni ago
    Reply

    Ciao sono Giada da Milano,sono un’amante e una ricercatrice di blog,stasera tramite una mia amica mi sono imbattuta in questo blog, complimenti davvero tratta interessanti argomenti ed è un bel vedere davvero.
    Ti ho inviato una mail.

    • dea 4 anni ago
      Reply

      Ciao Giada ma grazie per le bellissime parole, ne sono davvero onorata.
      Controllo subito le mail😊

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